In ospedale spesso le flebo uscivano dal contenitore: la bottiglia cadeva e si rompeva.
Se ci penso a distanza di tanti anni fu una grande idea quella che proposi.
Una scatola con sagome e incastri funzionali al contenimento delle flebo e ganci da mettere sotto perché le bottiglie non cadessero.
In 63 anni di storia abbiamo realizzato tante invenzioni in Abar.
Spesso usciva un articolo sul Corriere della Sera che parlava di noi.
Mia moglie lo nascondeva, forse per gelosia, più probabile per evitare che mi montassi la testa.
Del resto, il successo ci dava sì visibilità e popolarità, ma anche più di una grana a causa delle imitazioni che le altre aziende facevano delle nostre invenzioni.
Molti copiavano i nostri prodotti cartotecnici.
Quando lo scoprivamo o qualcuno ce lo segnalava, cercavamo di difenderci con gli strumenti che la legge ci metteva a disposizione.
Erano gli anni ’70.
Per fare il campione di un’invenzione avevo a disposizione solo 3 tecnigrafi.
Era un lavoraccio: ci impiegavo un sacco di tempo per ottenere un prototipo da presentare al cliente.
Davide oggi in Abar realizza i campioni con macchine moderne: veloci, precise, affidabili.
Eppure, cambiano le macchine, si aggiornano le tecnologie, migliorano le fasi di produzione, ma quello che resta sono i segreti di un mestiere da trasmettere.
È così che nel corso degli anni sono riuscito a formare un vivaio di cartotecnici.
A volte l’ho fatto alzando la voce, ma sempre nel rispetto della persona e con l’obiettivo di farla crescere e di farla sentire a casa.
Una volta Davide minacciò di andarsene.
Oggi, è uno dei migliori cartotecnici che abbiamo in Italia.
Riceverete una nostra risposta nel più breve tempo possiible.