ABAR: un'azienda in quattro atti.

L’acronimo è come un palcoscenico con il sipario chiuso: quando si apre rivela tutta la sua scena.
Quella di Abar dal 1958 è fatta di 4 atti: astucci, brevetti, affini e rilievi.
Già a quel tempo l’obiettivo era stare nelle prime posizioni degli elenchi aziendali.
Non c’erano le regole dell’algoritmo di Google da rispettare, ma il giusto ritmo da dare alle lettere: due vocali alternate a due consonanti.
Poi, nel 1965 arrivarono le Pagine Gialle e Abar occupò le prime posizioni anche nell’elenco telefonico.
A dettare la successione del nome è la A di astucci: sono loro che ancora oggi dettano il ritmo del nostro core business.
La B invece è trasversale a tutta la produzione: i brevetti sono l’inizio dei nostri progetti e il riconoscimento finale dei nostri prodotti.
Abar non si limita solo agli astucci, ma cerca affinità in altri prodotti e nelle lavorazioni in rilievo trova il tocco finale dell’effetto speciale.
A distanza di 63 anni ci piace vedere Abar ancora prima in qualsiasi elenco.
Grazie al meccanismo dell’algoritmo alfabetico Abar è un nome che ci posiziona in alto e ci dà ancora una certa visibilità.
Perché è più immediato ricordare quello che appare all’inizio di un elenco, come si ricorda subito la scena iniziale a teatro appena il sipario si apre.

Make it with Abar’s Touch!

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