L'astuccio con il foglietto illustrativo incorporato.

Quando apri un astuccio per la prima volta, all’interno trovi tutto in ordine.
Il blister di compresse o di fiale, il flacone in vetro e il foglietto illustrativo ben piegato che li avvolge.
Leggi il foglietto, consumi il prodotto secondo la posologia e poi cerchi di rimettere tutto dentro l’astuccio.
Cerchi di farlo con lo stesso ordine che avevi trovato all’apertura della confezione: quasi mai ti riesce di farlo.
Nel ripiegarlo il foglietto illustrativo aumenta di volume e non trova più spazio nell’astuccio.
A volte non riesci nemmeno a chiuderlo.
La tentazione di liberarti del foglietto illustrativo è tanta, ma poi non sapresti più come assumere il farmaco.

Per questo, un giorno ho voluto studiare una soluzione cartotecnica per risolvere il conflitto dentro l’astuccio tra il foglietto illustrativo e il blister.
È una tasca interna formata da un lembo di cartone attaccato alla parete della scatola.
C’è chi lo vuole applicato alla parte inferiore della scatola, chi lo preferisce attaccato alla parte superiore.
La mia invenzione è flessibile: soddisfa qualsiasi richiesta del cliente sul posizionamento della tasca dentro l’astuccio.

La tasca è macchinabile perché tutto quello che produciamo deve alla fine funzionare nelle macchine di confezionamento del cliente.
Nel suo stabilimento il foglietto illustrativo e l’astuccio non arrivano separati, ma insieme: li consegniamo uno dentro l’altro.
Così, durante il confezionamento la macchina dell’azienda farmaceutica trova lo spazio necessario per inserire il blister di compresse o di fiale dentro l’astuccio.
E lo spazio lo troverà anche il consumatore dopo avere letto il foglietto illustrativo e dopo avere utilizzato il farmaco.