Mi chiamo Davide e sono in Abar dal 1985.
37 anni della mia vita per questa azienda.
Per darvi l’idea di quanto tempo ho passato qui dentro mi basta raccontarvi che ho iniziato a disegnare fustelle con il tecnigrafo. Oggi lo faccio con il computer. Una volta disegnavo la fustella con la matita e poi la ritagliavo con il taglierino. Adesso muovo il mouse e clicco sui tasti per darle la forma che il cliente mi chiede.
Mi propone la sua idea e io la interpreto con un disegno, la sviluppo attraverso un campione. Se piace, diventa un ordine.
Chi fa questo mestiere non finisce di lavorare quando rientra a casa la sera. Il pensiero creativo è un mio compagno di vita fedele.
La sua soluzione a un problema passa solo una volta. O sei presente in quel momento e hai gli strumenti adatti per catturarla, oppure l’hai persa per sempre. Così, a volte mi capita di suggerire modifiche alle macchine del cliente per migliorare la macchinabilità del nostro astuccio durante il confezionamento del loro farmaco.
È successo che una volta un mio suggerimento di modifica della loro macchina è diventato un progetto industriale. Perché Abar non è solo cartotecnica, ma anche una soluzione tecnica per le macchine delle aziende farmaceutiche.
La soddisfazione più grande nel mio mestiere è che la macchina del cliente alla fine funzioni con il pezzo che io ho progettato.