Facciamo la differenza perchè prima la calcoliamo al millimetro.

Ti chiede una referenza, ti dà le dimensioni dell’astuccio che ha in mente e ti chiede di farlo.

Il cliente ha la sua concretezza, noi in Abar abbiamo la nostra.
Analizzare che cosa c’è all’interno del farmaco, informarsi su come va utilizzato per studiare il packaging più adatto e originale.
È così che facciamo la differenza.
E così nascono tutte le case history che stiamo raccontando e continueremo a raccontare nel sito internet di Abar e nelle pagine social dell’azienda.

Fino a poco tempo fa il farmaco di un noto antidolorifico era confezionato in un blister per astuccio a lembi alterni.
In Abar invece abbiamo pensato che l’astuccio dovesse essere un po’ più piccolo, un po’ meno alto, con un’apertura più agevole e con qualcosa all’interno che potesse permettere un trasporto più comodo. Un porta-blister, insomma.
Erano nostre proposte, non richieste del cliente.
Proposte che dopo ricerche, test e collaudi l’azienda farmaceutica ha accettato.
E abbiamo fatto la differenza.

Come l’abbiamo fatta quando un’azienda cosmetica ci ha chiesto di progettare un astuccio con il crowner.
Il pannello espositivo doveva essere personalizzato con il marchio dell’azienda per essere collocato vicino alle casse dei negozi.
Esponeva un prodotto per il viso.
In Abar, abbiamo calcolato le misure e messo all’interno dell’astuccio uno specchietto che facilita l’utilizzo del prodotto, sempre e ovunque.
E ancora, è stata una nostra proposta, che abbiamo sviluppato insieme al cliente.